lunedì 25 luglio 2011

Movie, Gif, Neon!

Tempo fa ci eravamo fissati con delle serie di gif animate che mostravano una scena di alcuni film famosi (per chi volesse recuperarle, le trovate qui: http://flashtheblog.blogspot.com/2010/11/one-second-one-film.html).


Ora abbiamo scoperto un'artista che partendo da un concetto simile, ci aggiunge un altro elemento, formando una triade che non possiamo che amare: Movie, Gif, Neon!














Trovate altre neon gif e altre immagini originali tutte a tema cinematografico sul blog di Mr Whaite:






sabato 23 luglio 2011

Amy

We really loved you
you'll be missed











Tears Dry On Their Own






venerdì 22 luglio 2011

G8 10 anni dopo - un post post-politico venato di ricordi imprecisi e massimalizzazioni








Sono passati 10 anni dal G8 di Genova. Di solito è una di quelle occasioni in cui tutti ne parlano, si fanno speciali, reportage, ci si fa sopra anche spettacolo. Invece non se ne è poi parlato molto, forse perchè sembrano passati molti più di 10 anni. Io mi ricordo il G8. Avevo 16 anni, e forse è stato uno dei primi eventi internazionali di cui ho una memoria vivida, in cui sentivo di avere una mia opinione su quello che stava accadendo, o almeno, una parvenza. Mi ricordo una sorta di trasporto condiviso, di coinvolgimento, un'indefinita speranza che qualcosa potesse scaturire da quel movimento. Anche se nessuno sapeva poi di preciso cosa. Mi ricordo un movimento trasversale, gente di tutte le età, ma soprattutto giovane, o almeno così lo percepivo, ed era strano perchè per qualche verso ricordava quei movimenti di decenni prima che ci erano stati raccontati in maniera quasi mitologica. Ed esisteva lì, proprio nel momento in cui avevo l'età in cui il trasporto verso i movimenti che ti fanno sentire ora-e-qui è massimo. Forse ne ero - ne eravamo - attratti soprattutto perchè la frase di Terry Pratchett "Date a un uomo qualcosa di nuovo in cui credere accompagnato da una bella divisa e sarà vostro per sempre" è sempre più vera mano a mano che si scende sotto i 30. E lì c'era sia una divisa, sia un qualcosa di nuovo in cui credere (anche se poi nuovo non era, aveva solo cambiato qualche nome e qualche parola d'ordine). C'era un'identità, ed è stato l'ultimo momento in cui l'identità percepita di una generazione sembrava essere un'identità politica. Quei giorni mi sembrano aver cambiato soprattutto questo. Da quei giorni in poi, qualunque ragazzo alla ricerca di un'identità difficilmente l'ha cercata in un movimento capace di unire sulle basi di una condivisione di obiettivi, o di speranze, per l'appunto, politiche. Non che non esista più alcun interesse per l'argomento, ma le proprie idee su certi sembrano essere diventate qualcosa di estremamente privato, e quando ti ritrovi a parlarne con qualcuno, hai quasi la sensazione che l'altro pensi che tu gli stia guardando nelle mutande.

Pensavo a questo, non sapevo se erano sensazioni solo mie o no, poi mi è capitato di leggere un'intervista alla persona che si nasconde dietro al gruppo I Cani, in cui parla della generazione '83-'92, e in cui, in particolare, parla delle occupazioni durante il liceo. Magari sembrerà una leggerezza accostare un movimento finito in quella maniera tragica con le "okkupazioni", ma alla fine nella loro stupidità, era proprio lì dentro che magari solo per sentirsi accettati ci si interessava di certi argomenti, e per la prima volta certi temi entravano nella tua vita.

Dice "I nati tra l’83 e l’89, a cui appartengo io, hanno vissuto i colpi di coda di queste occupazioni, di questo fenomeno in declino dal Sessantotto a oggi. Noi abbiamo l’idea di cosa significhi porsi come gente che vuole migliorare il mondo però non ci abbiamo mai creduto fino in fondo... E poi c’è la generazione di quelli nati tra l’89 e il 92, che invece sono quelli che non si sono neanche posti il problema. L’altro giorno sono andato a fare il fonico al Tasso, che è la scuola politicizzata di sinistra a Roma. È rimasto il farsi le canne. La cosa più politicizzata che ho visto erano le bandiere della Giamaica, tutto l’immaginario relativo alla ganja, però per quanto riguarda l’impegno politico zero."

E io mi ci riconosco, nel senso che forse non ci ho mai creduto veramente, sapevo che era poco più di un gioco sognare di far parte di una generazione che poteva cambiare il mondo, ma è un gioco a cui a una certa età è giusto giocare perchè anche se non farà evolvere il mondo, fa evolvere te.

E un pò mi spaventa chi non ha mai vissuto un periodo così, perchè un tipo come Churchill diceva "Chi non è di sinistra da giovane è senza cuore", ma secondo me la frase si può cambiare. Al posto di sinistra ci puoi mettere pure i rettiliani, basta avere un momento in cui capisci che la tua identità condivisa con altri può essere non solo i posti che frequenti la cosa che studi i libri che leggi e la musica che ascolti, ma anche la sensazione di far parte di un grande gruppo che vuole cambiare il mondo, in meglio. Anche se sotto sotto lo sai da subito che non ce la farà mai.

Trovate il resto dell'intervista al signor Cani, in cui dice anche cose molto più interessanti di queste, qui

Per ricordarsi un po' di cosa è successo 10 anni fa, qui






mercoledì 20 luglio 2011

Uh! We were in Benicassim!





Insomma alla fine ci siamo finiti anche noi, in mezzo ai palchi e alla sabbia di Benicassim, il festival a cui tutti sono andati o a cui tutti dicono di voler andare. Partiti gettati nel terrore dalle più nefaste previsioni di tutti i nostri amici, conoscenti e gente incontrata a caso sulla capacità umana di sopravvivere a questo festival, eccoci indietro pronti per commentare cosa abbiamo visto, e vissuto.


Previsione numero 1 (livello di apocalitticità, 9/10)



Il campeggio. Campeggiare nel Campfib. Il 14 luglio, giorno di partenza, ero giunto a credere che piantare la tenda in quel luogo fosse come partecipare a una maratona nel deserto inseguito dai beduini. "Non ci sono alberi!". "Pianterete la tenda in mezzo alla roccia viva!". "Vi sveglierete alle 7 del mattino in mezzo alle fiamme!". Invece insomma, tranquillo, alberi, tendoni, caldo sopportabile. Nonostante le condizioni precarie della nostra giaciglio oltretutto. Già, perchè arrivati sul posto, ci accorgiamo di aver dimenticato il non trascurabile particolare della struttura della tenda, e, dopo aver tentato e riuscito il furto dei pali di un'altra tenda apparentemente abbandonata (pali rivelatisi poi inutilizzabili) ci dobbiamo arrangiare grazie a un complicato sistema alberi - corde - pali di metallo - passanti - elastici. Il risultato? Tenda in piedi, nessuna copertura, e privacy ricavata con asciugamani appoggiati sulla cima. Se avesse iniziato a piovere, come il secondo giorno ha tentato di fare, tutti i nostri averi sarebbero ora minimo dalle parti di Granada.


Previsione numero 2 (livello di apocalitticità, 7/10)


 

Gli orari. In effetti, quando la prospettiva è che gli headliner saliranno sul palco alle 3 di notte, qualche ragione per supporre che i ritmi siano massacranti la trovi. Quando però poi ti accorgi che puoi passare tutta la giornata al mare, tornare in campeggio alle 7 e mezza, aver tempo di usufruire dei drink comprati al supermercato sotto il tendone del bar, per poi placidamente recarti all'area concerti, bè, del concetto di frenesia tipico di altri festival non ne vedi l'ombra neanche in lontananza. Sarà perchè ci sono pochi alberi.


Previsione numero 3 (livello di apocalitticità, n.p.)

Fib = Festival Internacional de Benicassim, recita l'acronimo. In realtà, Fib dovrebbe stare al massimo per Festival dell'Inghilterra Balneare. Perchè in effetti, i tre quarti delle persone che incontri sono di nazionalità inglese. Benicassim è l'equivalente di Brighton, se dio avesse fornito a Brighton un clima adatto alle condizioni di vita umane.

Qui inserirei una piccola digressione sulla fauna che l'Inghilterra importa in Spagna durante questi giorni. Uno potrebbe pensare di trovare il paradiso dell'hipster medio (altra previsione che ci era stata fatta, livello di apocalitticità 7/10, "E' un festival per fighetti!"), mentre invece, le tipologie sono molto più diversificate.


L'inglese medio


Disagio e rischio morte per asfissiamento in tenda



Nettamente la tipologia più presente, è la classica persona che se fosse nata in Italia, ascolterebbe Ligabue, e andrebbe in vacanza qualche giorno in riviera. E questo gioca del tutto a favore dell'Inghilterra.


Rocky Horror Picture Show meets Moira Orfei






Non la più presente, ma decisamente la più visibile. La tipologia, pur essendo presente anche in altri festival, raggiunge qui delle vette sublimi, tanto da indurmi a credere che gli inglesi abbiano una intolleranza allo iodio e che il suo abuso li porti a perdere ogni freno inibitorio (purtroppo non abbiamo foto dei nostri vicini di tenda che l'ultima sera decidono senza apparente motivo di vestirsi da neonati in fasce con tanto di pannolone, cappellino, ciuccio e nient'altro, per poi ubriacarsi senza ritegno grazie a giochi alcolici le cui regole non hanno mai varcato la manica)


L'hooligan



Tende a esprimersi a cori, a ferirsi continuamente, a riempirsi il corpo di scritte e simboli incomprensibili, e a bere molta più birra di quanto un uomo possa ragionevolmente contenere. Lo incontri in campeggio, o che vaga urlando nelle retrovie fra un palco e un altro. Piccola e pericolosa variante, l'hooligan picchiatore, che invece passa i concerti nelle prime file, cercando in tutti i modi di infilarsi nella tua bocca con un gomito.


L'hipster



Cosa credevate? Certo che ci sono anche loro! Molto in voga quest'anno il look maya-indiano e gli shorts o jeans arrotolati con espadrillas ai piedi per l'uomo; l'eterno look alla Kate Moss e gli shorts a vita vertiginosamente alta per le donne. Purtroppo anche nei casi in cui ragionevolmente sarebbe meglio evitare.


Gli ustionati



Categoria anche questa molto in voga, data la chiara incompatibilità fra pelle color latte e la permanenza in spiaggia tutto il giorno. E categoria di cui mi sento onorato di aver fatto parte.


Previsione numero 4 (livello di apocalitticità 8/10)





"Ma la line-up di quest'anno fa schifo!". A parte i nomi principali e qualche bella eccezione, forse è vero che quest'anno non fosse delle migliori. Ma in fondo vedersi in 4 giorni Crystal Fighters, Strokes (nonostante l'ora secca suonata e la fuga dal palco senza neanche un saluto al pubblico), Arctic Monkeys (nonostante Alex Turner sia sempre più convinto di essere il miglior cantante mai apparso sulla terra, sfiorando il ridicolo in certe pose e pure in certe canzoni), Art Brut, Arcade Fire, Paolo Nutini, Friendly Fires, Pendulum, Go! Team, Mumford and Sons, ti lascia abbastanza soddisfatto. Paragrafo a parte merita il gruppo-eroe del festival, e soprattutto il frontman-eroe del gruppo eroe, cioè i Primal Scream e Bobby Gillespie, che alle 3 di notte e a 50 anni hanno letteralmente smontato band con 30 anni di meno sulle spalle con una carica e un suono a cui nessun altro in questi giorni si è neanche minimamente avvicinato. Fossi in Alex Turner, me ne sarei tornato nel deserto in cui Josh Homme lo ha portato.




lunedì 18 luglio 2011

Reality Bites Festival


Non per forza i “festival” più fichi sono quelli più conosciuti. La dimostrazione che ci ha fatto capire come una Sagra della Zuppa possa magicamente trasformarsi in una pool di gente cool e indie si è presentata lo scorso week end nella nota località di … (giuro non mi ricordo il nome, comunque nelle vicinanze di Fucecchio, in altre parole un paese, seppur bellissimo nel suo essere caratteristico e mignon, dimenticato dal nostro Signore).
La Festa (omettiamo questa volta il termine festival) aveva tutte le caratteristiche delle bucoliche sagre di campagna dove si mangia e si beve, tanto e bene a prezzi stracciati.

Dopo che “i più anziani” si sono disposti intorno alla pista quadrata di legno e i vari bambini esattamente ai piedi del palcoscenico pronti per ballare in quel modo scoordinato e, più che buffo, direi quasi fastidioso, tipico dei bimbi che vanno dai due ai cinque anni, il primo gruppo ha inziato a suonare, anzi mi correggo, una ragazza. Paui è il suo nome e ci ha deliziato con “Testa di Melone” e le sue note acustiche. Hanno seguito i/gli (non saprei che articolo determinativo utilizzare) Wemen, che, se non ci fosse scritto di fianco Carlo Pastore tutti si chiederebbero: ma chi sono? Dai, quello di Mtv. Subito a seguito i Telestar: carinissimi spero leggeranno un giorno questo post perché ci hanno davvero colpito molto positivamente sotto tutti gli aspetti. E infine gli Hacienda, nota band dei pressi di Firenze che ormai seguiamo da anni e che non ci stanchiamo mai (forse un giorno si) di vedere. Ecco alcuni scatti fatti a caso con una macchina da poco! : )


La via dove abbiamo parcheggiato era già indicativa del tipo di serata che si andava prospettando


 Bambino che balla

Telestar

The Hacienda


 Un genio maledetto



T-shirt carina e amico inglese alle spalle che, da Londra, ha giustamente deciso di trasferirsi a Massarella



Carinissimi giovani indie modalità London's Corner anche nelle campagne toscane (Giacomo, Norberto e Sonny)

I nostri consigli!

Telestar - Il Profumo è Sempre il Solito



dimostrazione che anche cantando in italiano si puo' essere molto charming
 

The Hacienda - 1 Am


anche al centesimo ascolto resta sempre bellissima

citazione del "Reality Bites Festival" su Repubblica:
http://shopaholic-parma.blogautore.repubblica.it/2011/07/18/weird-fashion-country-festivals/




giovedì 7 luglio 2011

Sziget parte 2 \ comunicato stampa!

Se dopo il post precedente vi fosse venuta voglia di andare, ecco direttamente dall'ufficio stampa il comunicato ufficiale di presentazione dell'edizione 2011. Noi saremo lì a fare foto per "Oh, no! John!".






                                                                                                                                                                  
Finalmente definitivo il programma del Sziget Festival 2011: The Chemical Brothers, Prodigy, Deftones, Thirty Seconds to Mars, Kaiser Chiefs, Gogol Bordello, Motörhead, Pulp, Kasabian, Interpol, The National, Manic Street Preachers, Good Charlotte, White Lies, Rise Against, Flogging Molly, Maccabees, Kaiser Chiefs, Verdena, Judas Priest, Goran Bregovic Wedding And Funeral Band, The Bloody Beetroots, Richie Hawtin,  Trentemøller, 2manydjs,  e altri mille programmi e concerti . E non è tutto….

Il Sziget, giunto alla sua diciannovesima edizione è  il festival di musica, teatro, danza più grande di Europa. Il grande meeting ungherese è diventato l’appuntamento irrinunciabile dell’estate per tutti i giovani europei e anche per migliaia di italiani non solo per il suo incredibile programma ma anche per la straordinaria location, un’isola in mezzo al Danubio a pochi chilometri dal centro di Budapest, e per la qualità dei servizi e di sicurezza che gli organizzatori riescono ad offrire. Il legame fra la città e il Sziget quest’anno si rafforza con il Sziget Budapest Pass, un programma valido tredici giorni che permetterà al prezzo di soli 25 euro il libero uso dei trasporti pubblici, l’utilizzo dei traghetti da e per il Festival e, soprattutto, l’accesso a tutte le terme e le spiagge di Budapest, comprese le straordinarie Gellért e Széchenyi.
Il Sziget Festival è un immenso palcoscenico naturale: 80.000 spettatori al giorno per un totale di quasi 400.000 presenze complessive,  più di 1.000 spettacoli per ascoltare e vedere il meglio della musica pop e rock, metal e hip hop, blues e jazz, reggae e afro, world music e folk, elettronica e classica, della danza, del teatro, delle arti visive. Un festival multimediale  aperto al confronto tra culture dove gli stessi visitatori sono parte dello spettacolo: forse, il posto più vicino al Paradiso.

Questo il programma definitivo, dei principali palchi del Sziget Festival 2011

Pop-Rock Main Stage
E’ il luogo dei grandi eventi del Sziget Festival.
In programma: Prodigy, The Chemical Brothers, Thirty Seconds to Mars, Kaiser Chiefs, Gogol Bordello, Kate Nash, Pulp, Kasabian, Dizzee Rascal, Interpol, Manic Street Preachers, Good Charlotte, White Lies, Rise Against, Flogging Molly, Maccabees, La Roux, Ben l'Oncle Soul, Mariachi El Bronx, Batucada Sound Machine.


World Music Main Stage
Il meglio della world music:
Goran Bregovic Wedding And Funeral Band, AfroCubism, Gotan Project, Ojos de Brujo, Rotfront, LaBrass Banda, Oi Va Voi, Cowboy Junkies, Magnifico and Shtetl Superstars, Sly & Robbie feat. Jr. Reid, Lajkó Félix and Muzsikás, Csík Zenekar, Les Hurlements d’Léo, Choc Quib Town, Debout Sur Le Zinc, Cheikh Lô, Shtetl Superstars, Socalled, Ska Cubano

Rock-Metal Main Stage
Per il Sziget 2011, prevedendo un grande afflusso per la qualità del programma, sarà spostato all’aperto.
Questi i nomi: Judas Priest, Motörhead, Helloween, Within Temptation, Deftones, Lord, Lostprophets, Subscribe, Sonata Arctica, The Sorrow, Superbutt, Nevergreen, 3 Feet Smaller, Dalriada, Omen, Road, Depresszió, The Haunted. 

A38-Wan2 Stage
E’ da sempre il palco più alternativo e più ricco di piacevoli scoperte; anche qui, manca ancora qualche nome per completare il programma.
Questi gli artisti confermati con gli italiani The Bloody Beetroots Death Crew 77: Christal Castle, Peter Bjorn and John, Marina and the Diamonds, Suicidal Tendencies, Xiu Xiu, Kode9, Hurts, Bomb The Bass, Digital Mystikz, Gaslamp Killer, De Jeugd van Tegenwoordig, Mitch & Mitch, Selah Sue, Terry Poison, Buraka Som Systema Live, DeWolff, Baskerville, Dorian Concept, Turbostaat, Electrelane, Kees van Hondt & friends, Cadik Travel Agency feat. Ben Sharpa, Hudson Mohawke, Kerekes Band, ColorStar, Žagar, Kowalsky meg a Vega, Watcha Clan, Hindi Zahra, Soerii & Poolek .  

Party Arena
Visto il successo degli scorsi anni la tenda del Party Arena sarà ancora più grande.
 Questi i nomi annunciati al momento: Richie Hawtin,  Trentemøller, 2manydjs, Kid Cudi, Varela, Dubfire, Zombie Nation, Cristian Varela, Hot X, Poleposition, Junkie & Hawky, Soneec & Belocca, Jay Lumen vs. SanFranciscoBeat, Stereokillaz, Sikztah, Technasia, Above & Beyond, Steve Angello, Igor Do'urden vs. Coyote, Carlo Lio, Marc Houle, Philipp Straub, Myon & Shane 54, Jutasi, Blake Jarell, Richie Hawtin, Empire of the Sun, Goose, Gesaffelstein, Chriss vs. Dandy, Andro, Dj Observer & Daniel Heatcliff, Sunnery James & Ryan Marciano



Europe Stage
E’ l’altra novità di quest’anno e ospiterà i migliori gruppi della scena europea.
 Questi i nomi annunciati oltre agli italiani Verdena: Go Back To The Zoo, Triggerfinger, Wallace Vanborn, Söhne Mannheims, Ismo Alanko & Teho, For a Minor Reflection, Elvis Jackson, Puding Pani Elvisovej, Skyline, Gravity Co., Francis International Airport, The Mono Jacks, Francis International Airport, Killo Killo Banda, Puding Pani Elvisovej, Mitch&Mitch, The Broken Beats.

Roma Sátor
La Tenda Tzigana compie 10 anni e nel tempo si è rivelata una delle attrazioni del Sziget. E’ la tenda più vivace ed originale dove, tra le tante altre cose, si può ascoltare dal vivo la vera musica tzigana.
In programma: Besh o droM, Bihari Cigányzenekar, Dhoad Gypsies of Rajasthan, Söndörgő feat. Baltazar Montanaro, Esma Redzepova, Kal, Amsterdam Klezmer Band, Poros feat. Magyarpalatkai Banda, Vojasa, Kumpanya Istanbul, Tekameli, Sutka Roma Rap, Kanizsa Csillagai, BerlinskiBeat, Transkapela,Parno Graszt, Traktorkestar, Giani Lincan, Kárpáti Roma Projekt, Vano Bamberger & Band, DJ Goulash Exotica, DJ Robert Soko, DJ Scratchy,  DJ Tagada,  Gypsy Sound System.
 
Meduza
È lo spazio all’aperto preferito dai Szigettiani per ballare sino all’alba.
In programma: Alexkid, Dario Zenker, Dewalta, Feelipa, Mlle Caro, Nico Purman, Ollywood, RackNRuin, Reality Engine, Scratcha DVA, Torqux & Twist, VENT.



       
   


TICKET, ABBONAMENTI, PACCHETTI VIAGGIO
Il prezzo di biglietti e abbonamenti del Sziget è rimasto immutato rispetto allo scorso anno: l’abbonamento settimanale con diritto campeggio costa 200 euro, l’abbonamento senza diritto di campeggio 170 euro. Il biglietto giornaliero costerà 45 euro, il pass d’ingresso camper 130 euro, il pass per l’area riservata gestita da L’Alternativa 39 euro, il pass per l’area riservata Vip 90 euro. I pacchetti viaggio dall’Italia organizzati da L’Alternativa in collaborazione con la Dongiovanni viaggi, prevedono partenze in aereo da Roma e Milano e in autobus da ben 17 città italiane. I pacchetti viaggio sono comprensivi di abbonamento settimanale con diritto di campeggio e, nel caso di pacchetti aereo, di transfer da e per l’aeroporto. Per maggiori informazioni www.szigetfestival.it.

IL SZIGET FESTIVAL E’ FACILE DA RAGGIUNGERE
Quando si pensa all’est Europa si pensa a grandi distanze. Arrivare a Budapest dall’Italia, invece, è veramente facile: da Trieste, viaggiando sempre in autostrada via Lubiana, Maribor,  si raggiunge la capitale ungherese in poco più  di cinque ore (sono 560 KM) senza passare frontiere e posti di dogana. Anche chi non è provvisto di mezzi propri può arrivare tranquillamente al Sziget. L’Alternativa s.r.l., insieme con la Dongiovanni Viaggi, organizza da più anni pacchetti viaggio in bus o aereo con partenze da Ancona, Aosta,  Bari, Bergamo, Bologna, Cuneo, Firenze, Foggia, Genova,  Milano, Padova, Roma, Torino, Trieste, Vicenza. 

SZIGET CARD E SZIGET BUDAPEST PASS
Sono i due nuovi esclusivi servizi per facilitare la vita dei Szigettiani.
La Sziget card sarà una carta prepagata offerta a tutti gli ospiti del Sziget con cui effettuare acquisti all’interno del Festival. Sarà abbinata al numero del braccialetto di modo da garantire il blocco della carta e una nuova emissione della stessa in caso di furto o smarrimento; una ulteriore garanzia di vacanza sicura e tranquilla.
Il Sziget Budapest pass è la novità che certamente piacerà di più ai frequentatori vecchi e nuovi del Sziget festival perché permetterà di conoscere Budapest e le sue bellezze. L’acquisto del  Sziget-Budapest CITYPASS offrirà:
    •    la libera circolazione su tutta la rete dei trasporti pubblici, tram, bus, metro, ferrovia Hèv di Budapest 
    •    l’accesso alle famose terme della città e alle sue spiagge per tutto il periodo di validità. Fra le terme incluse nell’offerta anche le monumentali e bellissime Gellért e Széchenyi.
    •    transfer gratuito per il Sziget Festival dagli aeroporti e dalle stazioni principali di Budapest.
    •    Libero utilizzo del trasporto traghetto da e per il Sziget Festival  e il centro di Budapest.

Sono previsti due tipi di Sziget-Budapest City Pass e i  prezzi sono davvero speciali: il  Sziget-Budapest City  valido 13 giorni costerà solo 25 euro e sarà valido dalla mezzanotte del 5 agosto alla mezzanotte del 17 agosto. Il Sziget-Budapest CITYPASS valido due giorni costerà solo 8 euro. Lo staff del Sziget sta lavorando alacremente per implementare ulteriori servizi e rendere ancor più conveniente il pass; già così, però, il servizio è molto conveniente: basti considerare che un singolo biglietto del metro o del bus costa 1,20 euro, un abbonamento settimanale ai pubblici trasporti costa 17 euro e una singola entrata alla terme costa intorno ai 12 euro.

Sziget Festival – sicuro
Gli organizzatori del Sziget fanno il loro massimo per fornire un ambiente sicuro e garantire una settimana di spensierato divertimento a tutti i visitatori. L’isola, durante il festival, diventa una vera città nella città con ristoranti, birrerie, banche, uffici postali, farmacia, pronto soccorso. E ancora aree gioco per bambini, bureau per le informazioni turistiche, servizi a disposizione del pubblico come la lavanderia e gli armadietti di sicurezza. 1200 uomini sono impiegati per garantire la sicurezza dei partecipanti, 400 unità formano il personale medico in servizio e una squadra di agenti di polizia di diversi paesi europei opera nel quadro della cooperazione internazionale.  Stessa attenzione la troviamo nei servizi. Il Sziget impiega 600 addetti per le pulizie : ci sono 1500 servizi igienici forniti gratuitamente e 400 docce a disposizione nelle aree di  campeggio capaci di ospitare 25mila persone. Il festival presta particolare attenzione a coloro che vivono con disabilità: tutte le aree sono senza barriere architettoniche, ci sono infrastrutture a loro dedicate come la piattaforma per le sedie a rotelle accanto al mainstage e piccoli dettagli come il programma del Festival scritto anche in braille.
A questi servizi offerti dall'organizzazione ungherese si aggiungono quelli de L'Alternativa srl per gli ospiti italiani. All'interno del Festival da più anni esiste, infatti, un campeggio riservato con punto di informazione nella nostra lingua. Quest’anno il campeggio riservato  si chiamerà Alternativ(a) camping e ospiterà ragazzi e ragazze di tutta Europa. All'ingresso  dell'isola di Obuda c'è,  poi, una cassa dedicata agli acquirenti dei biglietti in Italia per velocizzare la consegna e il loro ingresso al Festival.


Sziget Festival, un po’ di storia
La prima volta fu nel 1993. L'evento si chiamava "student island" - Diàk sziget" e fu una modesta kermesse di artisti emergenti ungheresi . Grazie alla genialità di Petèr Muller Sziami, eclettico artista ungherese, e alle capacità organizzative di Karoly Gerendai l’evento è cresciuto  anno dopo anno riuscendo a richiamare l’attenzione del pubblico e dei media di tutta Europa. Oggi il Sziget Festival di Budapest è considerato la più importante manifestazione musicale d'Europa e  il terzo raduno del mondo. Sul palco del Sziget si sono esibiti i più grandi artisti della scena internazionale, tra i quali: Radiohead, David Bowie, Lou Reed, Iggy Pop, Patty Smith, Jethro Tull, The Cure, Oasis, Placebo, Green Day,  Franz Ferdinand, The Prodigy, Massive Attack, The Faithless, Slayer, Asian Dub Fondation, Morcheeba, The Chemical Brothers, Nine Inch Nails, The Killers, Muse, Tool, Madness, The Hives, Manu Chao, The Good The Bad And The Queen, Khaled, Goran Bregovic, Robert Plant, Gogol Bordello, Buena Vista Social Club, Sonic Youth, Exploited, Motorhead, Rammstein, Morbid Angel, Sick Of It All, Satyricon, Iron Maiden, R.E.M., Jamiroquay, Sex Pistols, Jovanotti,  Fura dels Baus …

Ulteriori info su: www.szigetfestival.it